giovedì 31 ottobre 2013

Manel Loureiro - Apocalisse Z, la trilogia

I tre libri che compongono questa saga zombie sono:

Apocalisse Z
Apocalisse Z i giorni oscuri
Apocalisse Z l'ira dei giusti

Il primo libro non è niente di originale: è esattamente ciò che ci si aspetta da un romanzo dedicato ad una apocalisse zombie; tuttavia è scritto dannatamente bene e ben presto ci si ritrova identificati nel protagonista: gli atteggiamenti e le reazioni rispetto alla nuova situazione sono, a parer mio, piuttosto realistici. Un po' meno realistico è il comportamento del gatto del protagonista che sembra piuttosto un cane, ovviamente però, questa, è una nota di colore che non influisce in nessun modo sulla qualità del volume.

Gli altri due romanzi, senza voler fare alcun tipo di spoiler, sono più originali. La storia del protagonista si evolve su binari mai battuti e, il risultato, è a dir poco gradevole. Non sono sicuro che tutti gli avvenimenti esposti nel secondo e, soprattutto, nel terzo volume, siano plausibili in un contesto come un'apocalisse zombie ma il risultato è comunque eccellente.

Una nota di merito di questa trilogia è che, alla fine, avremo tutte le risposte in modo assolutamente esaustivo. Il finale l'avrei approfondito un po' di più ma non sfigura assolutamente. Quando leggerete, capirete ciò che voglio dire. Non aggiungo altro!

Voto OTTO E MEZZO.


domenica 29 settembre 2013

Gino Strada - Buskashì

Come ovvio che sia, dato l'autore, non si tratta di un romanzo bensì del viaggio dello stesso Gino Strada in Afghanistan durante l'attacco degli Stati Uniti.
Mentre infatti tutte le ONG scappavano dal Paese in vista dell'attacco, Emergency faceva di tutto per arrivare a Kabul e riaprire il suo ospedale, chiuso dall'ottusità di parte del regime talebano (ci sono stati anche degli amici), troppo occupato a imporre regole segregazioniste alle donne piuttosto che preoccuparsi del benessere del proprio popolo.

Questo piccolo libro riesce a proiettare il lettore nuovamente dentro la guerra, al suo significato più profondo, non fatto di fredde statistiche o di propaganda pregna di ipocrisia ed omertà ma dai nomi di persone reali cadute vittime di una guerra che non hanno certamente voluto... vittime che, per la stragrande maggioranza, sono come sempre civili.

Leggere questo libro, venduto dallo shop di Emergercy, non è solo l'occasione giusta per fare del bene ma anche per capire meglio quanto l'Afghanistan sia un Paese martoriato... la guerra con gli Stati Uniti non è certo la prima che lo vede coinvolto e a morire sono sempre gli innocenti.


lunedì 16 settembre 2013

Philip Reeve - The Hungry City

E' raro che nel campo della fantascienza si legga qualcosa di veramente nuovo. Forse è colpa di una mia mancanza non aver letto niente del genere oppure è Reeve ad essere un genio. Comunque sia di città che si muovono su cingoli come fossero immensi mezzi di trasporto e che divorano altre città per sopravvivere beh, non ne avevo mai sentito parlare.

L'idea di base può apparire stupida e, ad una prima occhiata così mi è effettivamente parsa, tuttavia l'universo narrativo messo in piedi dall'autore è assolutamente credibile e l'esistenza di queste città divoratrici ampiamente giustificata.

Ecco la trama:
In un mondo ormai deserto, le città più grandi si aggirano mosse da enormi ingranaggi, cercando di “divorare” altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Tom, giovane Apprendista Storico londinese, per puro caso sventa l’attentato di una giovane orribilmente sfigurata contro il potentissimo capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe si trasforma in preda

Di solito trovo fastidiosa la presenza di ragazzini che si trasformano in eroi e riescono a fare cose più o meno impossibili tuttavia questo romanzo non mi ha lasciato questo amaro in bocca. Trama originale e ripeto, con un universo narrativo credibile. Ottimo libro. Voto OTTO.


venerdì 13 settembre 2013

Lindsay Clarke - La guerra di Troia

Che dire? Chiunque conosce le vicende della guerra di Troia; io stesso prima di leggere questo libro le conoscevo piuttosto bene eppure la scrittura di Clarke e l'epicità stessa di quegli avvenimenti coinvolgono il lettore e lo tengono incollato al libro.

Il racconto parte dalle radici della guerra di Troia, forse da quegli avvenimenti meno conosciuti: dalla nascita di Paride e di Achille passando per la disputa fra le tre dee Atena, Afrodite ed Era.

E' interessante per chiunque sia appassionato di mitologia greca e non ricordi, nei minimi dettagli, come scoppiò la guerra di Troia. D'altra parte, la fine, la conoscono veramente tutti. Voto OTTO.


venerdì 9 agosto 2013

Gino Strada - Pappagalli Verdi

Alle superiori ti insegnano le guerre come una serie di numeri: date, numero di morti, numeri di soldati... poi vai all'università, nella facoltà dove queste cose dovrebbero insegnartele a fondo e ti ritrovi grandi lezioni di geopolitica, di strategie nazionali e da altri eclatanti numeri sulle spese per la difesa degli Stati Uniti.

In questi casi la guerra rimane un'astrazione, nessuno ti spiega cos'è realmente la guerra e forse, senza viverla, è impossibile capirla a fondo. Addirittura all'università ti insegnano, con la corrente realista, come tutto sia inevitabile, che faccia parte del corso della storia.

C'è tuttavia un libro, scritto da Gino Strada che ho finito di leggere solo pochi minuti fa. Si chiama "pappagalli verdi" dal nome di una mina particolare, tristemente famosa per fare innumerevoli vittime fra i bambini attirati dalla sua forma strana. Questo libro, con crudezza, spiega cosa sia veramente la guerra: non tanto cifre quanto essere umani.


Ci sono scritte cose terribili, intervallate da aneddoti più leggeri e riflessioni personali dell'autore su una vita che lo conduce lontano dalla sua famiglia. Sono 150 pagine che scorrono in un attimo.

Sarà pur vero che la guerra sia qualcosa che non si possa estirpare dalla storia del mondo ma non posso fare a meno di pensare che se libri del genere fossero letti nelle scuole, forse, i futuri leader, entrerebbero in guerra più difficilmente. La guerra è troppo facile quando si riduce ai numeri.

Potete acquistare questo libro, e diversi altri, nello shop di emergency, informarvi e fare anche del bene (il ricavato va ovviamente ad Emergency).






lunedì 22 luglio 2013

Antonis Antoniadis - Il Lupo di Sparta

Romanzo storico fa spesso rima con Manfredi ma, in questo caso, l'assenza del celebre autore italiano non si fa sentire.

Ecco la trama:

Nella cruenta battaglia delle Termopili, Leonida e i suoi trecento guerrieri spartani trovarono tutti la morte nel tentativo di frenare l'avanzata dell'esercito persiano guidato da Serse. Tutti tranne uno. Figlio di Castore e nipote di Leonida, Aristodemo è l'unico sopravvissuto tra gli spartani perché ha disertato il campo di battaglia, colpito da un veleno somministratogli dal nemico. Rientrato in patria dopo la catastrofe, Aristodemo incontra il disprezzo dell'intera cittadinanza che lo accusa di tradimento e codardia. Umiliato e senza più affetti, lascia la città e decide di darsi alla macchia, per organizzare la resistenza contro l'invasore e riconquistare l'onore che sa di non avere mai perduto. Inizia così per gli avamposti dell'esercito persiano una sfiancante battaglia quotidiana contro un nemico invisibile e pronto a tutto. E per Aristodemo, il solitario lupo di Sparta della stirpe di Eracle, comincia il tempo di un'avventurosa rinascita che lo condurrà a misurare il suo onore nell'epica battaglia di Platea...

Questo romanzo riesce a trasmettere quel senso di "epicità" che ogni libro storico dovrebbe avere. L'azione si amalgama alla perfezione con la mitologia greca e i sentimenti di uno spartano ripudiato dalla sua gente. Il riscatto per Aristodemo sarà un tortuoso percorso in cui troverà amarezza e amore.

Consigliato a chiunque sia appassionato delle vicende greche, in particolare della guerra contro i persiani.
Voto OTTO


venerdì 5 luglio 2013

Dan Brown - Inferno

Sono rimasto piuttosto deluso da questo romanzo di Dan Brown. Il libro in sè non è brutto, anzi, ma quando ti aspetti il capolavoro e ci si ritrova in mano semplicemente un buon libro è normale avere un po' di amaro in bocca. A differenza di perle come Angeli e Demoni o Il Codice Da Vinci, Inferno non è stato capace di tenermi col fiato sospeso fino alla fine: oltre metà del libro tratta di una precipitosa fuga attraverso le opere d'arte del nostro Paese e, a tratti, mi sembrava di leggere un volume di "storia dell'arte" per quanto mi sono sembrate esagerate le descrizioni delle varie opere.

Eppure la trama in sè risultava essere assolutamente intrigante: "Langdon combatte contro un terribile avversario e affronta un misterioso enigma che lo proietta in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e scienze futuristiche. Addentrandosi nelle oscure pieghe del poema dantesco, Langdon si lancia alla ricerca di risposte e deve decidere di chi fidarsi... prima che il mondo cambi irrimediabilmente."

Ciò non significa che sia noioso anzi, un buon libro. Voto SETTE E MEZZO.


venerdì 7 giugno 2013

Justin Cronin - I Dodici

Ho letto il seguito de "Il Passaggio" e, come il primo, raggiunge livelli di profondità notevoli.

Trama. L'esito catastrofico di un esperimento top secret del governo americano in una remota base militare in Colorado ha trasformato il mondo in uno scenario apocalittico. Il Progetto Noah era finalizzato a creare un virus trasmesso dai pipistrelli che, una volta modificato, sarebbe stato in grado di preservare la razza umana da malattie e invecchiamento. Ma qualcosa è andato storto e le persone utilizzate come cavie per l'esperimento si sono trasformate in creature infette scatenando una terribile epidemia. I Dodici "virali" originari dominano con violenza sanguinaria, mentre gli umani sopravvissuti sono ridotti a bande di disperati che lottano per il cibo e la benzina, alla ricerca di luoghi sicuri dove rifugiarsi. In questo scenario di brutalità e desolazione, tre personaggi combattono la loro personale battaglia. Lila, una donna incinta che sembra non rendersi conto della realtà terrificante che la circonda, Kittridge, un ex marine scampato alla morte a Denver in fuga solitaria e disperata, e April, un'adolescente che cerca a tutti i costi di proteggere il fratellino. Nelle loro diverse ma ugualmente tragiche esistenze è racchiuso il terribile destino che attende il mondo. Molti anni dopo lo scatenarsi della catastrofe, i Dodici, agli ordini di Zero, la loro invisibile ma onnipresente guida, cercano nuove strade per affermare definitivamente il proprio dominio; gli ultimi uomini devono unire le esigue forze per sventare un disegno di distruzione di cui faticano a comprendere i contorni. La speranza risiede ancora una volta nell¿ineffabile Amy, la Bambina Venuta dal Nulla, la tredicesima cavia dell'antico Progetto Noah. In Amy il virus si è sviluppato in modo diverso, rendendola l¿essere umano più vecchio del pianeta nel corpo acerbo di un'adolescente. È lei che ha la chiave per penetrare nell'orrore della mente dei suoi confratelli di sangue; è lei che dovrà aiutare l'umanità a riscattarsi dall'incommensurabile errore di aver voluto sostituirsi a Dio. Dopo Il passaggio , ecco il seguito dell'epica storia che ha appassionato milioni di lettori nel mondo, un'avventura emozionante che si snoda in un'alternanza tra passato e futuro, in cui il genere umano si misura tanto con il più formidabile dei nemici quanto con la miseria e la grandezza del proprio esistere. 

Se possibile questo seguito è ancora più complesso e maturo del precedente. Sicuramente non è un libro leggero, va letto con attenzione per non perdere il filo di una trama intricata ma sempre e comunque coinvolgente. Forse in questo seguito si è un po' persa per strada la "plausibilità" degli avvenimenti: non tutto ciò che è accaduto è facilmente giustificabile dal mondo immaginato da Cronin. Ma questa è una sensazione puramente soggettiva, forse errata, chissà. Quel che è certo è che questo è un libro favoloso e aspetterò con trepidazione il seguito previsto per l'anno prossimo: voto NOVE-


venerdì 24 maggio 2013

Justin Cronin - Il Passaggio

Il genere è quello che va più di moda al momento: il post-apocalittico.

Trama. Durante una spedizione nelle foreste della Bolivia, il professor Jonas Lear scopre un virus - trasmesso dai pipistrelli - che, una volta modificato, rende più forti gli esseri umani preservandoli da invecchiamento e malattie. Nasce così il Progetto Noah, che prende vita in una base americana all'interno della quale avvengono esperimenti top secret volti a studiare la scoperta del professor Lear. Per lo scopo vengono utilizzati come cavie, dodici condannati a morte e una bambina di nome Amy. Tuttavia, nulla va secondo i piani dei del governo statunitense e i detenuti sottoposti alla sperimentazione si trasformano in creature assetate di sangue, i virali, e fuggono dalla base seminando morte e terrore. Da quel momento, tutti i sopravvissuti vivono con la paura di essere contagiati o di morire e nessun luogo è sicuro. L’unica speranza è rappresentata da Amy,la piccola superstite dell'esperimento: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i virali. Così la piccola Amy, a fianco dell'agente dell'FBI Brad Walgast, dovrà liberare il mondo dall'incubo in cui è precipitato.

Quel che più mi ha colpito di questo libro, oltre alla storia assolutamente intrigante, è il metodo di scrittura dell'autore che alterna la terza persona alla prima con parti di testo scritti addirittura sotto forma di diario. La trama è poi forse fuorviante: non è un libro di adolescenti capaci di fare l'impossibile tipo hunger games, ma un romanzo "adulto" capace di far provare, nel corso della lettura, moltissime emozioni diverse.

E' appena uscito in Italia il seguito intotato "i dodici". L'ho comprato praticamente al day one perchè questo romanzo è sicuramente uno dei migliori che abbia mai letto. Voto: NOVE

lunedì 29 aprile 2013

Roberto Saviano - Zero Zero Zero

Ho appena finito di leggere l'ultima fatica di Roberto Saviano e, per lui, esco un po' dal seminato di questo blog. Non mi sono mai proposto di fare "recensioni impegnate" su libri che non siano romanzi di intrattenimento, tuttavia volevo condividere con il web le mie impressioni su questo meraviglioso libro.

Non mi si fraintenda, nel libro non ci sono meraviglie, parla essenzialmente della storia del narcotraffico e racconta storie a riguardo. Si passa dalla Colombia all'Africa passando per il Messico, l'Italia, la Spagna e la Russia il tutto per mettere in luce come la cocaina sia il mercato globale più redditizio ed inclusivo che esista al mondo. Non è più una droga di elite ma una droga alla portata di chiunque. La cocaina viene utilizzata dal tuo vicino di casa, dal postino, dai tuoi amici all'università, dal tuo professore, dall'infermiere e dal medico. E' uno scenario inquietante e purtroppo è la nostra realtà. Il libro spiega i meccanismi che governano il narcotraffico dalla produzione al trasporto. Sono storie che si DEVONO conoscere.

Qual è la soluzione per Saviano? Appunto la conoscenza. Vi ripropongo un estratto dell'ultimo capitolo: credo di non aver mai letto parole così adeguate per descrivere l'importanza del conoscere, del capire.

Conservo ancora rispetto. Rispetto per chi legge. Per chi strappa un tempo importante della sua vita per costruire nuova vita. Nulla è più potente della lettura, nessuno è più bugiardo di chi afferma che leggere un libro è un gesto passivo. Leggere, sentire, studiare, capire è l'unico modo di costruire vita oltre alla vita, vita a fianco della vita. Leggere è un atto pericoloso perchè dà forma e dimensione alle parole, le incarna e le disperde in ogni direzione. Capolvolge tutto, fa cadere dalle tasche del mondo monete e biglietti e polvere. Conoscere il narcotraffico, conoscere il legame tra la razionalità del male e del danaro, squarciare il velo che ottunde la supposta consapevolezza del mondo. Conoscere è iniziare a cambiare. A chi queste storie non le butta via, non le tralascia, le sente proprie, a queste persone va il mio rispetto. Chi si sente addosso le parole, chi se le incide sulla pelle, chi si costruisce un nuovo vocabolario, sta mutando il corso del mondo perchè ha capito come starci. E' come spezzare le catene. Le parole sono azione, sono tessuto connettivo. Solo chi conosce queste storie può difendersi da queste storie. Solo chi le racconta al figlio, all'amico, al marito, solo chi le porta nei luoghi pubblici, nei salotti, in aula, sta articolando una possibilità di resistenza. Per chi sta da solo sull'abisso è come stare in gabbia, ma se sono molti a decidere di affrontare l'abisso, allora le sbarre di quella cella si squagliano. E una cella senza sbarre non è più una cella.

lunedì 8 aprile 2013

Michael Crichton - Micro

Il titolo del libro riesce ad evocare perfettamente il suo contenuto: parla di una nuova tecnologia che permette di rimpicciolire uomini e macchine. E' stata sviluppata da un'azienda, la Nanigen che, almeno ufficialmente, la utilizza per trovare nuovi farmaci esplorando l'ambiente da un punto di vista "micro" trovando quindi nuovi composti biologici.

Un gruppetto di studenti si ritrova miniaturizzata a causa di una serie infausta di eventi e dovrà affrontare un'avventura fra inedite minacce: formiche, vespe, uccelli e, come se non bastasse degli assassini. Il genere letterario è infatti un misto fra thriller e avventura ed offre delle buone ore di intrattenimento.

Non ho trovato il libro eccezionale: l'idea stessa di umani rimpiccioliti non è nuova ne nella letteratura ne nel cinema. Tuttavia è ben scritto e l'autore ha saputo inserire un buon numero di colpi di scena. La mancanza di originalità è, a parer mio, il principale difetto.

Voto SETTE.


venerdì 8 marzo 2013

Simone Sarasso - Colosseum Arena di Sangue

Parliamo quest'oggi di un romanzo strorico. Il titolo evoca immediatamente la figura del gladiatore e, appunto, di questo parla il libro.

E' la storia di un britanno che viene estirpato a forza dalla sua terra, fatto schiavo e che, per una serie casuale di eventi, intraprente il percorso per diventare gladiatore fino a riuscire a partecipare ai giochi d'apertura del maestoso Anfiteatro Flavio (che poi nel Medioevo sarebbe stato chiamato Colosseo).

Il modo di narrare le vicende di Vero, questo il nome del protagonista, è crudo, pieno di violenza, sesso ma anche amore. A questo punto della mia modestra recensione, chi dei lettori ha avuto la fortuna di vedere Spartacus Sand and Blood gli si è accesa una lampadina perchè il metodo narrativo è IDENTICO a quello della magnifica serie tv.

Per me che ne sono un accanito fan, leggendo il romanzo, mi è sembrato di rivivere le avventure di Spartacus: il modo in cui è stato catturato, le dinamiche del ludus, il carattere lussurioso delle vicende, il concetto di fratellanza e onore che lega le persone etc.

Non dico che Sarasso abbia copiato, ci mancherebbe, ma è impossibile non pensare che si sia perlomeno ispirato alla serie tv che, per una volta, si è rivelata migliore del libro. Quest'ultimo infatti, oltre ad avere il difetto di avere una trama, per me, già vista, perde mordente proprio nel finale in cui viene descritto in modo fin troppo minuzioso (e francamente noioso) lo spettacolo d'apertura dell'Anfiteatro Flavio.

E' un buon libro ma che, a mio parere, non vale più di un SEI E MEZZO. Probabilmente a chi non ha visto Spartacus potrà piacere un po' di più!


giovedì 21 febbraio 2013

Julianna Baggott - Memento - I Sopravvissuti

Il libro di cui vado a parlare è il primo di una trilogia. Si parla di un mondo post-apocalittico in cui pochi hanno trovato rifugio nella Sfera e tanti sventurati ne sono rimasti fuori subendo gli effetti delle detonazioni (cicatrici, ustioni e fusioni con cose e animali).

L'ambiente è descritto perfettamente: l'esterno della Sfera risulta inquietante e pericoloso quanto la Sfera stessa, pulita, popolata da persone perfettamente sane ma dominata da una dittatura la cui ombra arriva anche all'esterno.

La trama è invece a parer mio poco intrigante, un po' come tutte quelle i cui protagonisti sono ragazzini che dovrebbero salvare il mondo: manca di credibilità. Tuttavia si lascia leggere volentieri anche grazie ai personaggi tutti ben caratterizzati e interessanti.

E' un romanzo piacevole seppur non eccezionale, consigliato a chi gli piace il genere: voto SETTE


mercoledì 30 gennaio 2013

Stephen King - La Torre Nera - La Chiamata dei Tre

In questo secondo volume del ciclo della Torre Nera, Roland, il nostro protagonista, è obbligato a portare nel suo mondo degli alleati per giungere, appunto, alla Torre, oggetto misterioso del ciclo.

Roland dovrà prelevarli, a forza o meno, dal "nostro mondo", entrerà nelle loro teste tramite porte magiche per poi far varcare loro la soglia e tornare indietro. Si troverà nei panni di un tossicodipendente, di una schizofrenica e di un folle che si diverte a uccidere o ferire altri individui per il solo piacere di farlo.

Potete dunque immaginare il tenore narrativo di questo racconto!

Questo secondo romanzo conferma infatti le impressioni del primo: un libro surreale come mai mi era capitato di leggere: mi chiedo cosa fumasse all'epoca Stephen King! In ogni caso il risultato finale è insieme inquietante e piacevole.

Ciò che non ho gradito è stato l'inevitabile rallentamento della trama: il viaggio verso la torre nera infatti è sospeso, l'intero volume si basa sulla chiamata dei tre, necessari affinché il viaggio continui. Tuttavia è un libro che consiglierei, ovviamentre previa lettura del primo volume. Voto: SETTE.

p.s. mi prenderò una pausa dal ciclo per poi continuarlo in seguito! Ho voglia di un po' di fantascienza!


giovedì 24 gennaio 2013

David Gerrold - Ciclo della guerra contro gli Chtorr

Il ciclo della guerra contro gli chtorr comprende quattro volumi:
  1. La guerra contro gli Chtorr
  2. Il ritorno degli Chtorr
  3. Il giorno della vendetta
  4. L'anno del massacro
E' un ciclo di fantascienza di quella più pura: parla infatti di una invasione aliena. Ma è un'invasione atipica, assolutamente diversa da quelle a cui la fantascienza ci ha abituato; non ci sono infatti grosse astronavi che scendono dal cielo e nemmeno guerre faccia a faccia con i soldati terrestri.

Abbiamo invece un'invasione più subdola, partita tanti anni fa da micro organismi che col passare del tempo hanno creato sulla superficie terrestre un intero ecosistema concorrente a quello locale. Ed ecco che ci si ritrova di fronte a della flora e a della fauna completamente alieni che pian piano trasformano il nostro pianeta in qualcosa di alieno e inquietante.

Le premesse sono oltremodo affascinanti e leggendo i volumi, dalla prospettiva del soldato Jimmy McCarthy, non vengono assolutamente deluse. Sono dei romanzi oltremodo coinvolgenti ed emozionanti.
 Il ciclo ha un solo eppure ENORME difetto: non finisce.  Il quarto romanzo del ciclo è stato scritto nel 1991 e, ad oggi, gli appassionati restano ancora in attesa.

Per la verità, nel 2004, Gerrold ha annunciato i titoli dei restanti tre romanzi della saga:
  1. Un metodo per la follia - (A Method For Madness)
  2. Un'epoca di inganno - (A Time for Treason)
  3. Una questione di coraggio - (A Case for Courage)
Nel 2008 invece da Wikipedia si apprende che il quinto romanzo è stato completato con una data di pubblicazione prevista nel 2011 mentre gli ultimi capitoli del settimo libro sarebbero già stati scritti.

Eppure siamo nel 2013 e non so ancora niente riguardo la loro pubblicazione. Il ciclo è stato talmente bello che sarei disposto anche a provare a leggerli in inglese.

Se qualcuno avesse notizie mi faccia sapere qualcosa per favore!

Per adesso mi accontento di dare un voto ai primi quattro romanzi: OTTO E MEZZO. Come detto, l'unico difetto è che non finisce!



sabato 19 gennaio 2013

Isaac Asimov - Fondazione

Se ti piace la fantascienza e non hai mai letto "Fondazione" di Asimov... non hai mai letto fantascienza!

Lo ammetto, sono assolutamente di parte, l'universo della Fondazione è il mio ciclo narrativo preferito e, per universo, intendo tutti i libri ambientati in quel contesto che, in ordine cronologico, sono:

Ciclo dei Robot:
Abissi d'Acciaio
Il Sole Nudo
I Robot dell'Alba
I Robot e l'Impero

Ciclo dell'Impero:
Il Tiranno dei Mondi
Le Correnti dello Spazio
Paria dei Cieli

Ciclo della Fondazione:
Preludio alla Fondazione
Fondazione Anno Zero
Fondazione
Fondazione e Impero
Seconda Fondazione
L'Orlo della Fondazione
Fondazione e Terra

La fantasia di Asimov ha creato dal nulla un'intera civiltà con dei romanzi che tra un ciclo e l'altro appaiono slegati tra loro (e quindi leggibili singolarmente anche se consiglio a quei poveri sfortunati che ancora non l'hanno fatto di leggere tutto dall'inizio nell'ordine sopra riportato!) ma che hanno, dai Robot a "Fondazione e Terra" come elemento di continuità Daneel Olivah.
I libri non sono scritti cronologicamente in sequenza eppure la coerenza di ciò che viene descritto è quasi assoluta se non fosse per un piccolo particolare riguardante la Terra. 
I tre cicli che compongono questo universo narrativo differiscono tra loro in modo abbastanza evidente: il primo ciclo, quello dei Robot, potrebbe essere paragonato a un racconto di Sherlock Holmes ambientato in un futuro remotissimo ed affascinante; il ciclo dell'Impero presenta i romanzi più indipendenti dal contesto rivelando comunque elementi utili alla sua piena comprensione; l'ultimo ciclo invece, quello della Fondazione, regala semplicemente una delle migliori ed originali storie che mi sia capitato di leggere. E' il ciclo più complesso ma anche quello narrativamente più coinvolgente.

Tuttavia per me è difficile dare un parere obiettivo a questa opera perchè, come detto, è in assoluto la mia preferita. Un consiglio spassionato però mi consiglio di darlo a chiunque: leggetela!
Il mio voto è il più alto che darò mai su queste pagine: NOVE E MEZZO. Per me è veramente tutto quasi perfetto.


martedì 1 gennaio 2013

Stephen King - La Torre Nera - L'Ultimo Cavaliere

"L'ultimo cavaliere" è il primo libro del celebre ciclo narrativo della Torre Nera di Stephen King.

Solo ora mi sono avvicinato a questa serie di volumi e, il primo impatto, non è stato certamente dei più felici: il mondo descritto dall'autore è surreale, inquietante e, a tratti, poco interessante. E' essenzialmente la storia di un inseguimento e per quasi tutto il libro non si capisce perchè il protagonista stia inseguendo questo "uomo in nero"!

Tuttavia Stephen King sa scrivere, nessuno può dire altrimenti. E' stato capace di tenermi incollato al libro nonostante, inizialmente, la storia mi interessasse poco e niente.

Il finale però cambia totalmente tenore: una valanga di informazioni si riversano sul lettore come a voler colmare la lacunosità di risposte che si ha avuto per tutto il libro. Il finale ha infatti catturato la mia attenzione e mi spinge senz'altro a proseguire nella lettura della serie.

Il mio giudizio si basa unicamente sulla lettura di questo primissimo libro della serie ed è un SETTE! Un buon libro se si ha la pazienza di arrivare alle ultime cinquanta pagine, l'attesa vale la pena a mio modesto parere!